Sono una persona molto buona, spesso anche troppo, mi capita raramente di odiare qualcuno o qualcosa in modo sincero e genuino, generalmente mi limito a disinteressarmi. Tuttavia più vado avanti con gli anni più mi accorgo che odio fisicamente la Juventus, cioè quando mi capita di entrare in contatto con la Juventus mi si torce lo stomaco, stachicardo, mi si affaticano i lineamenti e mi comincio ad esprimere per smorfie, divento una persona cattiva.
Ieri ho deciso di guardare il derby, mi sono quindi posizionato sul divano con amuleti, bambole, ferri di cavallo e peperoncini e con immensa concentrazione ho gufato. Purtroppo la gufata è durata poco, perché dopo 5 minuti dall’inizio della diretta ho cominciato a stare male, a vedere cose assurde, a non darmi spiegazioni e a stare male di nuovo.
Partiamo da un’analisi prettamente estetica, bello stadio condito da colori orribili, colori che trasudano mestizia e squallore, bianco e nero per persone grigie, ma delle persone parliamo poi.
L’inno più brutto della storia dell’umanità, quelle cose talmente brutte che per forza di cose diventano ridicole e fanno un po’ simpatia feat. malinconia, ti strappano un sorrisetto e allo stesso tempo una lacrimuccia sincera. Riporto qualche perla. “simili a degli eroi, abbiamo il cuore a strisce” “solo chi corre può fare di te la squadra che sei”. (??????) “bianco che abbraccia il nero, un coro che si alza davvero”. Che culo c’avevo paura s’alzasse peffinta ‘sto coro, ‘n sia mai.
Ovviamente la strumentale è una lagna che istiga il suicidio e non fa altro che rendere il tutto più imbarazzante, sempre che ce ne fosse bisogno.
Le persone inquadrate sembrano tutte mortadelle e indossando copricapi discutibili, mi dico va be’ però fanno simpatia Leonà, sei proprio un cagacazzi, poi penso che non fanno simpatia manco per cazzo, proprio per niente.
Procediamo con l’analisi antropologica, o sociologica, come ve pare a voi tanto non lo so manco io che sto a fa. Lo juventino medio secondo me è stupido, ma proprio stupido, non c’è altra spiegazione, tifare Juventus mi sembra una cosa talmente assurda, irragionevole e priva di sentimento o passione che l’unico modo in cui riesco a giustificarla è suppore la totale demenza di chi la tifa. Per capirci meglio il tifoso medio Juvetino ha sicuramente seguito con ansia il festival di Sanremo e ripone tuttora grande fiducia nella musica leggera italiana, Il tifoso medio juventino votava Berlusconi, poi Grillo, poi forse Renzi, poi il prossimo. Il futuro è un’imbrevedibile montagna russa che lo juventino cavalca con sorriso ebete e sguardo vacuo, secondo me.
E le mie sono teorie fondate, fondatissime, perché solo delle persone che soffrono di gravi ritardi mentali possono essere felici di cantare allo stadio quell’inno di merda. Solo dei ritardati possono urlare “merda” al portiere avversario. Attenzione non mi fraintendete il mio non è un giudizio benpensante, per me gli insulti allo stadio sono una cosa sacrosanta, ma proprio perché sono una cosa sacrosanta ma porcamadonna vuoi confenzionare un’invettiva più articolata e pungente di “merda”? Vi prego io ieri stavo male, mi avete messo in imbarazzo di fronte a mio padre, cioè ogni volta che urlavate merda io dovevo guardare negli occhi il mio povero e stanco padre e dirgli: “si papà questi urlano merda al portiere quando rinvia, lo so, so’ così so juventini che ce devi fa.” Riuscite a togliere la goliardia dal calcio mortaccivostra e de quanto fate rate.
Siete un popolo grottescho come il monosopracciglio del vostro presidente, avete un’ironia orribile, dei gusti orribili, delle mogli orribili e una storia orribile.
Potrei parlare per ore del tanto decantato stile Juventus che purtroppo è morto col buon Gianni Agnelli pace a l’anima sua, potrei parlare per ore degli striscioni vomitevoli di ieri sera riguardanti Superga, potrei parlare per ore che con le curve chiuse avete messo i bambini col cappello balocco in testa allo stadio a urlare merda al portiere avversario. Potrei parlare dell’antipatia che provo per la vostra dirigenza, per il vostro allenatore, per la maggiorparte dei vostri giocatori, per la vostra storia e per quello che rappresentate. Potrei parlare dei fatti e dei dati che vi condannano inquivocabilmente. Però alla fine vi dovrei ringraziare perché se mai avrò un figlio potrò spiegarli spiegarli il concetto di giusto e di sbagliato in un attimo: “Amore de papà il giusto non te lo so spiegare, perché forse non esiste, ma guarda la Juventus, quello sicuro è sbagliato.”
Non mi avventuro in questioni giudiziarie, o fatti di campo perché sono molto, molto stanco.
Mi limiterò solo a dire che vincete sempre, bravi, ma come direbbe il sergente di metallo, ANTAGONISTA E ME NE COMPIACCIO.